San Benedetto, musiche barocche all’ auditorium Tebaldini con il Duo Vivaldi

SAN BENEDETTO – “Con arte e con lusinghe”, rarità barocche eseguite dal “Duo Vivaldi”. E’ questo il secondo concerto curato dall’Istituto Musicale Antonio Vivaldi per la “Stagione Concerti 2016” organizzata dal Comune di San domani 28 maggio alle ore 21,15 presso l’ Auditorium “G. Tebaldini” di San Benedetto del Tronto. Il Duo Vivaldi è composto da Emiliano Finucci e Maria Teresa Basti, entrambi docenti dello storico Istituto Musicale sambenedettese.

Emiliano Finucci, maestro di viola, musica corale e direzione di coro, composizione polifonica vocale, composizione, canto (sopranista), nonché dottore magistrale in giurisprudenza, si è dedicato allo studio della musica antica perfezionandosi in Italia e in Francia. Svolge un costante lavoro di ricerca musicologica sulle fonti musicali antiche con trascrizioni in notazione moderna. In qualità di cantante, violista e viellista, collabora con diversi ensemble, tra i quali ricordiamo gli “Anonima Frottolisti” di Assisi e i “ Solisti Piceni” di S. Benedetto del Tronto. Dal 1993 dirige il Coro Polifonico “Crypta Canonicorum” di Grottazzolina (FM).

Maria Teresa Basti , diplomata in pianoforte nel 1995, ha intrapreso lo studio del clavicembalo con il maestro Ottavio Dantone presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano; nel 2001 si è diplomata presso il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara sotto la guida del maestro Marina Scaioli e nel 2006 ha conseguito il diploma accademico di II livello in discipline musicali, corso di clavicembalo, presso il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara. Si è perfezionata seguendo corsi tenuti dal M° Carlo Chiarappa, dal M° Ottavio Dantone, dal M° Sergio Balestracci, dal M° Pascal Sigrist, dal Trio di Parma, dal M° Piernarciso Masi e dal M° Gianluca Luisi.

Verranno eseguite musiche di F. Cavalli (1602-1676), J. C. Pepusch (1667-1752), G. F. Händel (1685-1759) e J. C. Bach (1735-1782).  Imperdibile chicca della serata l’esecuzione dell’aria “Ch’io parta?” composta dal celebre compositore Johann Christian Bach per il castrato sambenedettese Silvio Giorgetti (Aria di Lisimaco dal Temistocle, Atto I, scena V), artista a cui è stato intitolato l’Auditorium dell’Istituto Vivaldi.

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