
SAN BENEDETTO – I bambini del Corso di Propedeutica musicale dell’Istituto Musicale ‘Antonio Vivaldi’, accompagnati dal coro dei ragazzi più grandi, presentano il saggio finale, a conclusione dell’anno scolastico, dal titolo “Una musica… da favola!”. Andrà in scena domenica 21 maggio con inizio alle 18 al Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto.
I testi e l’elaborazione musicale sono curati dall’insegnante di propedeutica Emanuela Marcattili, mentre l’accompagnamento al pianoforte e gli arrangiamenti sono della professoressa Mariacristina Vallese. Il tema del saggio di quest’anno è quanto mai legato alla programmazione del corso di Propedeutica: la scoperta del pentagramma.
«Quest’anno -spiega la professoressa Marcattili– il tema è legato al nostro programma. Gli anni scorsi abbiamo trattato diversi argomenti: la pace, l’amicizia, il rispetto dell’ambiente, l’alimentazione. Storie sempre scritte da me, con l’arrangiamento dei brani proposti curati dalla professoressa Vallese».
La storia. Nel regno di Sonoro, in un castello, vivono la Regina Armonia e sua figlia Fata Sonorina. Amatissime da tutti gli abitanti del luogo, trascorrono il loro tempo suonando e componendo musiche e canzoni per tutte le occasioni. Quasi ogni giorno, dalla Fata e dalla Regina, tutti vanno a chiedere inni, canti e musiche: mamme stanche e stressate chiedono una ninna nanna per i loro piccoli insonni, alcune giovani un inno del coraggio per affrontare la paura del futuro, gli indiani una danza della pioggia, un piccolo gruppo di simpatici animali della fattoria una filastrocca da cantare ad una festa; ci saranno poi le api (con abiti realizzati a mano da nonna Loredana), i piccoli animali del bosco, bambini che non vogliono lavarsi. Armonia e Sonorina, generosamente, regalano a tutti le loro creazioni sonore. Le canzoni che loro donavano, le musiche che componevano per strada purtroppo si perdevano.
Al termine della canzone, infatti, nessuno riusciva a ricordare ciò che aveva cantato o ascoltato. Era assolutamente necessario inventare qualcosa per “fissare” sul foglio i suoni. Dopo vari tentativi, Armonia e Sonorina, su un grande foglio disegnano cinque linee, quattro spazi e una chiave dalla forma armoniosa. Da quel giorno, tutti i suoni che compongono canzoni e che fanno di Sonoro un bel regno tutto d’oro, per non essere più dimenticati, per sempre furono legati, come un bimbo alla sua mamma, al neonato pentagramma!”