La protesta dei Vigili del Fuoco: “Rischiamo la pelle per stipendi da fame”

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ROMA – “Prendi i soldi e stai zitto, per i diritti vedremo più in là. Ecco il sunto di quello che stanno proponendo ai vigili del fuoco dopo anni di attesa per un contratto che tarda ancora ad arrivare”. Inizia così il comunicato stampa dell’ Usb (Unione sindacale di base) Vigili del Fuoco. “La politica -aggiunge il sindacato- vuol distribuire questi quattro “spiccioli” sperando che arrivino prima delle elezioni del 4 marzo, mentre per le vere esigenze della categoria non ha il minimo interesse. Il nostro lavoro è rischiare la pelle, però non è giusto che ci  paghino con stipendi da fame anche se sono bravi a chiamarci eroi per poi ci trattarci come lavoratori di serie B”.

Ecco le richieste di Usb Vigili del Fuoco. “Aumenti salariali adeguati al costo della vita; pensioni di anzianità adeguate al nostro lavoro usurante; una assicurazione INAIL per gli incidenti sul nostro lavoro; mai più precari travestiti da volontari”.

“Questo, a quanto pare, -aggiungono i Vigili del Fuoco- sembra chiedere la luna ma per noi è importante costruire un contratto che ci dia diritti ed economie. È impensabile che i fondi che hanno destinato alla base dei lavoratori non coprano neanche il 40% dell’inflazione programmata (la vecchia “scala mobile”) che dai dati forniti dallo stesso governo è arrivata al 10,7%. Noi Vigili del Fuoco -conclude la nota stampa- siamo in lotta contro un contratto ingiusto e punitivo che ci offende come persone e come professionisti del soccorso”.

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