Il Giardino dei Ciliegi di Anton Cechov al Teatro delle Energie di Grottammare

GROTTAMMARE – E’ stata presentata questa mattina nella sala della rappresentanza del comune di Grottammare la piece teatrale Il Giardino dei Ciliegi di Anton Cechov, organizzato dall’ associazione culturale Profili Artistici diretta da Eugenio Olivieri con il patrocinio dell’amministrazione comunale rivierasca. L’ appuntamento è in programma sabato 25 novembre al Teatro delle Energie.

L’ Accademia nasce con lo scopo di ravvivare la cultura teatrale nella provincia di Ascoli Piceno. Si prefigge di formare, con metodologia professionale, attori per le Scuole d’ Arte e migliorare chi, sotto qualunque forma, ha già calcato le scene. I corsi sono rivolti ad amatori e professionisti, con la possibilità di seguire anche lezioni private. Un corso di dizione e arte oratoria è invece rivolto a tutti coloro che sono interessati a migliorare la propria comunicazione in pubblico e in privato.

Eugenio Olivieri, dopo essersi diplomato alla Scuola di Teatro del Navile a Bologna (fondata da Lucio Dalla), frequenta il corso accademico triennale della Scuola del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Luca Ronconi e fondata da Giorgio Strehler, diplomandosi con borsa di studio per meriti scolastici. Durante l’ Accademia lavora con attori e registi quali lo stesso Luca Ronconi, Franca Nuti, Enrico D’Amato,Massimo De Francovich e Claudia Giannotti. Una volta diplomato, viene scritturato dal Piccolo Teatro di Milano per vari spettacoli in tournèe in tutta Italia, tra i quali “l’ Arlecchino Servitore di due Padroni” di Strehler, recitando a fianco dell’ attore Ferruccio Soleri e “Donna Rosita Nubile”, diretto da Lluís Pasqual, insieme all’ attrice Giulia Lazzarini.

In Inghilterra frequenta la London Film Academy e, selezionato, si diploma. Nello stesso tempo, a Londra, segue un corso di specializzazione per attori professionisti conclusosi con uno spettacolo al Sadler’s Wells Theatre recitato completamente in lingua. Viene poi selezionato per i famosi Masterclass del Theatre Royal Haymarket di Londra tenuti da Matthew MacFadyen, Timothy Hutton e Jennifer Gelfer.

Tornato in Italia, a Cinecittà, partecipa su selezione al Masterclass del Maestro Anatolij Vassiliev, considerato uno dei leader della scena teatrale contemporanea e Direttore artistico della Scuola d’ Arti Drammatiche di Mosca. Questa formazione, frutto di una forte passione per il mestiere e l’ arte teatrale, spinge Eugenio Olivieri a fondare un’ Accademia proprio nel territorio da cui proviene, con lo scopo di trasmettere agli allievi il messaggio emotivo e culturale del Teatro.

“Questa rappresentazione –dice Eugenio Olivieri– è un’ idea che mi poro dietro da tanto tempo. Sono molto legato a questo spettacolo che ho studiato molto bene sia in Italia che all’ estero, seguendo anche il metodo Stanislawski. Il merito della riuscita di questo lavoro va anche a Beatrice Alesiani che ha creato i costumi originali per l’occasione. Volgiamo trasmettere un’emozione con il tema dell’ attaccamento alla famiglia e dell’ amore in primo piano. Checov prende spunto da un’ esperienza personale. La madre, infatti, ha venduto la casa dove era nata e da lì è partita l’idea di realizzare un’opera che ha come motivo principale la difficoltà ad accettare l’idea dell’ abbandono di un qualcosa di estremamente personale”.

Una ventina di biglietti per lo spettacolo saranno consegnati ai Servizi Sociali del Comune di Grottammare che provvederà, poi, a consegnarli. “Tempo fa –è il sindaco Enrico Piergallini che parla-ho espresso il mio parere su come si devono gestire i teatri comunali. Noi l’abbiamo concesso gratuitamente per un progetto importante. Sono convinto che solo un’amministrazione pubblica può curare un impianto cittadino anche perché un privato non può darlo a livello gratuito. E quindi bisogna rendere il teatro sempre più pubblico o farlo gestire a soggetti che ruotino nel pubblico come l’Amat perché è uno spazio fondamentale di politica culturale. Il Teatro delle Energie nasce per questo tipo di progetto e va riempito di contenuti con persone del territorio che debbono farne la residenza e che così potranno restituire alla città tutte le esperienze fatte all’ estero. Solo così potrà esprimere al meglio il suo ruolo”.

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