
SAN BENEDETTO – E’ Nagino Maruyama, la vincitrice dell’ottava edizione del Premio La Palma d’Oro, il concorso pianistico internazionale promosso dall’associazione “Sulle Note” della famiglia Cannelli: a lei vanno i 5 mila euro in palio, oltre al Premio del pubblico per acclamazione. Originaria del Giappone, 25 anni compiuti mentre era in volo per raggiungere la Riviera delle Palme, Nagino Maruyama ha impressionato la prestigiosa giuria, presieduta dal cinese-statunitense Lei Weng, per la perfetta tecnica pianistica, elegante e raffinata, e straordinaria capacità interpretativa.
Già vincitrice di numerosi concorsi internazionali, pianista prodigio, Nagino ha iniziato ad esibirsi dall’età di dieci anni e detiene il record della più giovane concorrente del premio Chopin di Varsavia. A sorpresa il premio La Palma d’Oro non ha assegnato il secondo premio: a segnare il distacco di Nagino con gli altri, pur bravissimi finalisti, tre premi ex aequo andati ai nipponici Anna Horinouchi, Sota Kubota, che si è aggiudicato anche il Premio “S.Pettini”, e all’italiano Gabriele Castelli.
“Giuria attenta, di grande esperienza e rilevanza internazionale – ha precisato il direttore artistico, il m° Lorenzo Di Bella – il premio è stato assegnato all’unanimità, tutto si è svolto in un clima sereno e collaborativo. L’Oriente l’ha fatta da padrone. Il concorso è cresciuto in qualità e notorietà, buon radicamento nel circuito dei concorsi internazionali”.
La proclamazione dei vincitori è avvenuta domenica pomeriggio, al teatro Concordia, nel corso del concerto finale, particolarmente gradito al folto pubblico, che ha applaudito a ripetizione le esibizioni dei premiati.
“Il Premio La Palma d’0ro è motivo di orgoglio per la città per la sua valenza culturale e turistica” ha sottolineato l’assessore alla Cultura Lia Sebastiani, a nome dell’Amministrazione, che sostiene il Premio insieme alla Regione.
Infine, le parole di incoraggiamento del patron Simone Cannelli, verso tutti i giovani sognatori che si avvicinano al mondo della musica classica, fatto di sacrificio, impegno ed artigianalità: “Nell’era del digitale e dell’intelligenza artificiale – ha voluto ricordare- ci sono giovani in controtendenza, che si impegnano, studiano per ore ed ore al giorno per perseguire un sogno, un’utopia e diffondere la bellezza della musica. Il Premio La Palma d’Oro vuole aiutare i giovani talenti a perseguire questo sogno”.
Minuta e silenziosa, Nagino Maruyama ha entusiasmato gli spettatori per la sua potenza e straordinaria capacità interpretativa dei brani che le sono valsi la vittoria: “L’Isle Joyeuses” di Debussy, Polacca op 53 “Eroica” di Chopin per arrivare ad emozionare, fino alle lacrime, con l’esecuzione de “La Campanella” di Liszt, vibrante ed appassionata.
Stefania Mezzina